L’uso della fibra durante la gravidanza è un argomento di crescente interesse per la nutrizione clinica e la salute materna, data la sua capacità di migliorare la salute digestiva e prevenire disturbi comuni in questa fase della vita di molte donne, come la stitichezza. Vale dunque la pena approfondire i benefici del consumo di fibra durante la gravidanza, le sue fonti, le quantità raccomandate, le conseguenze di un apporto insufficiente o eccessivo e alcuni consigli pratici per incorporarla nella dieta quotidiana.
1. Introduzione alla Fibra Alimentare
La fibra alimentare è una componente fondamentale di una dieta equilibrata che, come è noto, non viene digerita dall’intestino umano ma passa attraverso il tratto digestivo quasi intatta. Si divide in due categorie principali, entrambe presenti all’interno degli alimenti ricchi in fibra: fibra solubile e fibra insolubile.
-
Fibra Solubile: Si dissolve in acqua formando un gel, che aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue e abbassa il colesterolo. Fonti comuni includono avena, legumi, frutta e alcune verdure.
-
Fibra Insolubile: Non si dissolve in acqua e aumenta la massa fecale, aiutando il movimento intestinale e prevenendo la stitichezza. Si trova nei cereali integrali, noci e alcune verdure come le carote.
Durante la gravidanza, il consumo di una quantità adeguata di fibra è cruciale per mantenere la salute intestinale e prevenire complicazioni digestive, come la stitichezza e il diabete gestazionale.
2. Benefici della Fibra in Gravidanza
a. Prevenzione della Stitichezza e delle Sue Conseguenze
La stitichezza è uno dei disturbi più comuni durante la gravidanza, colpendo fino al 40% delle donne. Questo fenomeno è causato da cambiamenti ormonali, in particolare l’aumento del progesterone, che rallenta la motilità intestinale. La fibra, in particolare quella insolubile, aumenta il volume delle feci e le rende più morbide, favorendo la regolarità intestinale. Un adeguato apporto di fibra previene anche complicazioni come emorroidi e proctorragie.
b. Controllo del Peso
L’aumento di peso durante la gravidanza è naturale, ma deve essere graduale e controllato. La fibra, in particolare quella solubile, favorisce il senso di sazietà prolungato e aiuta a ridurre la densità calorica dei cibi. Mantenere un peso sano riduce il rischio di condizioni come diabete gestazionale, ipertensione e parto pretermine.
c. Riduzione del Rischio di Diabete Gestazionale
Il diabete gestazionale aumenta il rischio di complicazioni per la madre e il bambino. Una dieta ricca di fibre può aiutare a regolare i livelli di glucosio nel sangue e migliorare la sensibilità all'insulina. La fibra solubile, in particolare, rallenta l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, prevenendo picchi glicemici.
d. Miglioramento della Salute Cardiovascolare
Durante la gravidanza, la salute cardiovascolare è essenziale. La fibra solubile riduce i livelli di colesterolo LDL, migliorando la salute del cuore e riducendo il carico sul sistema cardiovascolare.
e. Promozione di un Microbiota Intestinale Sano
Le fibre prebiotiche nutrono i batteri benefici dell'intestino, promuovendo un microbiota equilibrato e in grado di produrre molecole benefiche, come gli acidi grassi a catena corta (SCFA). Un microbiota sano è associato a una riduzione del rischio di malattie infiammatorie, obesità e allergie nel neonato.
3. Quantità di Fibra Raccomandata in Gravidanza
Secondo la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, le donne in gravidanza dovrebbero introdurre circa 28g di fibra al giorno, un valore superiore rispetto alla raccomandazione per le donne non gravide, poiché durante la gravidanza il corpo ha maggiori esigenze nutrizionali e la motilità intestinale tende a ridursi.
4. Conseguenze di un Apporto Insufficiente di Fibra
Un apporto insufficiente di fibra durante la gravidanza può avere diverse conseguenze, ovviamente opposte ai benefici precedentemente elencati:
-
Stitichezza cronica: la stitichezza prolungata può portare alla formazione di emorroidi, che sono comuni durante la gravidanza a causa dell’aumento della pressione addominale e del rallentamento della circolazione venosa.
-
Aumento di peso non controllato: senza un adeguato apporto di fibra, le donne potrebbero avere una sensazione di fame più frequente, con conseguente aumento eccessivo di peso.
-
Rischio aumentato di diabete gestazionale: un basso consumo di fibra è stato associato a un maggiore rischio di sviluppare diabete gestazionale a causa della ridotta capacità del corpo di regolare i livelli di glucosio nel sangue.
5. Rischi di un Eccessivo Apporto di Fibra
Sebbene la fibra sia generalmente benefica, un consumo eccessivo, soprattutto se associato a un apporto insufficiente di acqua, può avere effetti negativi. Un eccesso di fibra può causare:
Gonfiore e gas: l'assunzione di grandi quantità di fibra può causare fermentazione intestinale, provocando gonfiore e flatulenza. Tuttavia, questa situazione potrebbe essere più facilmente causata da un’irritabilità preesistente dell’intestino su base psicosociale: è il caso della sindrome dell’intestino irritabile. La fibra solubile prebiotica è di norma ben tollerata ad alte dosi anche in pazienti con IBS.
Malassorbimento di nutrienti: un apporto estremamente elevato di fibra può interferire con l’assorbimento di alcuni minerali, come ferro e calcio, particolarmente importanti durante la gravidanza, determinando un effetto antinutriente o di eventuali farmaci assunti durante la gravidanza. Anche in questo caso è importante valutare con il proprio professionista della nutrizione modi e tempi di assunzione di cibi ricchi in fibra e/o di fibra funzionale.
Diarrea: in alcuni casi, specie se la paziente soffre già di una patologia infiammatoria cronica dell’intestino, un consumo anche non eccessivo di fibra insolubile può provocare diarrea, che può portare a disidratazione, una condizione potenzialmente pericolosa durante la gravidanza. Anche se sembra controintuitivo, la fibra solubile, attraverso un’azione indiretta su enterociti e microbiota può essere utile per affrontare un problema di alvo diarroico, riducendo la frequenza delle scariche e migliorando la consistenza delle feci.
6. Fonti di fibra durante la gravidanza
Considerare la quantità di fibra per 100g di prodotto può essere ingannevole, perché alcuni prodotti come alghe, spezie o erbe aromatiche potrebbero apportare oltre 40, 50 o addirittura 80g di fibra per 100g di prodotto, ma nel quotidiano non capita mai di consumare quantità così elevate di questi cibi. Ad ogni modo, facendo una classifica di cibi comunemente consumati nel nostro paese in dosi rilevanti, avremmo un risultato del genere:
FICHI SECCATI AL SOLE |
|
18,5 |
FAGIOLI, secchi |
|
17 |
FETTE DI SEGALE INTEGRALI |
|
16,5 |
PISELLI, secchi |
|
15,7 |
FARINA DI ORZO, integrale |
|
14,8 |
FIOCCHI D'ORZO |
|
14,8 |
MANDORLE DOLCI [PRUNUS COMMUNIS] |
|
14,3 |
CECI [CICER ARIETINUM], secchi |
|
13,8 |
LENTICCHIE [LENS ESCULENTA], secche |
|
13,7 |
FARINA DI SOIA, a basso contenuto lipidico |
|
13,3 |
CASTAGNE, secche |
|
13,1 |
FRUMENTO DURO [TRITICUM DURUM], integrale |
|
12,6 |
FARINA DI SEGALE, integrale |
|
11,7 |
PASTA DI SEMOLA INTEGRALE |
|
11,5 |
I legumi sono imbattibili in questa classifica: esistono varietà di ceci che possono superare i 20g di fibra per 100g di prodotto secco. Mediamente i legumi secchi non decorticati contengono tra i 15 e i 18g di fibra per 100g di prodotto. I cereali integrali e loro derivati seguono a ruota, contenendo tra i 6 e i 10g di fibra per 100g di prodotto secco. La verdura ne contiene molta meno, a parità di peso, ma possiamo tipicamente consumarne maggiori quantità: i carciofi contengono circa 5g di fibra per 100g di prodotto. La frutta contiene mediamente meno fibra, di cui possiamo beneficiare soprattutto se la consumiamo con la buccia. Negli alimenti sono normalmente presenti sia la frazione solubile sia quella insolubile della fibra.
L’avena integrale ha qualcosa che la distingue dagli altri cereali, poiché ha una frazione in fibra solubile più grande, rappresentata dai beta-glucani, che contribuiscono alla riduzione di colesterolo nel sangue, ma tutti i cereali integrali possono essere parte di una sana alimentazione.
Tra le verdure, i carciofi sono i più ricchi in fibra, superando i 5g per 100g di prodotto. A seguire i piselli, poi alcune verdure a foglia verde come la catalogna, i finocchi, le crucifere in generale, di cui fanno parte broccoli, cavolfiori e rape.
Tra i frutti, quelli essiccati sono molto ricchi in fibra, al pari dei legumi ma non va sottovalutato che sono anche molto zuccherini. In generale mele e pere apportano buone quantità di fibra, specie se consumate con la buccia. Anche l’albedo degli agrumi, cioè la loro parte bianca, è una fibra solubile molto interessante, nota come pectina.
4. La Fibra e la Salute del Bambino
L’assunzione di fibra durante la gravidanza può influire positivamente sulla salute del bambino:
-
Miglioramento del Microbiota Intestinale del Neonato: La fibra prebiotica alimenta i batteri benefici nel tratto intestinale della madre, che possono essere trasmessi al bambino durante il parto naturale, riducendo il rischio di allergie, asma e malattie autoimmuni.
-
Riduzione del Rischio di Obesità Infantile: Una dieta ricca di fibre potrebbe contribuire a regolare il peso del bambino nei primi anni di vita.
-
Prevenzione del Diabete Mellito di Tipo II: Il consumo di fibra può migliorare la sensibilità all'insulina materna e regolare l’ambiente metabolico durante lo sviluppo fetale, riducendo il rischio di diabete di tipo II nel bambino.
5. Conclusioni
La fibra alimentare gioca un ruolo cruciale nella salute materna durante la gravidanza, contribuendo a prevenire condizioni comuni come la stitichezza e il diabete gestazionale, nonché a promuovere una buona salute cardiovascolare. Inoltre, l’assunzione adeguata di fibra ha effetti positivi a lungo termine sulla salute del bambino, migliorando la salute del microbiota intestinale e riducendo il rischio di obesità e malattie metaboliche.
Per ottenere i migliori risultati, le donne in gravidanza dovrebbero consumare una combinazione equilibrata di fibre solubili e insolubili da fonti alimentari naturali come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e noci, e valutare l'integrazione con fibra funzionale sotto la supervisione di un professionista della nutrizione.