Il diabete e l'ipertensione sono due delle condizioni croniche più comuni in tutto il mondo, che colpiscono milioni di persone. Una persona diabetica con ipertensione ha un rischio da 2 a 4 volte maggiore di sviluppare patologie cardiovascolari rispetto ad una persona diabetica normotesa1.
La prevenzione in ambito cardiometabolico, specialmente in caso di predisposizione genetica, può ridurre in modo significativo l’insorgenza e/o le complicanze del diabete.
Diabete
Il diabete è una patologia caratterizzata da livelli elevati di glucosio nel sangue (iperglicemia), dovuta ad una alterazione della quantità o del meccanismo d’azione dell’insulina. L’insulina è l’ormone prodotto dalle cellule β (beta) del pancreas, che permette l’ingresso del glucosio nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando vi è una alterazione di questo meccanismo potrebbe verificarsi un aumento dei livelli di glucosio ematico, impedendone l’accumulo a livello cellulare.
Vi sono diverse forme di diabete:
Diabete di tipo 1: di origine autoimmune in cui il corpo attacca (erroneamente) le betacellule pancreatiche.
Diabete di tipo 2: è una combinazione di ridotta secrezione insulinica e di resistenza all’insulina per cui questa, pur essendo prodotta, non viene usata in modo soddisfacente. Sovrappeso e obesità, in particolare l'obesità viscerale che correla con alterazioni dell'omeostasi glucidica, sono condizioni che, insieme a fattori genetici predisponenti, aumentano il rischio di insorgenza del diabete di tipo 2.
Diabete gestazionale: si verifica durante la gravidanza e di solito si risolve dopo il parto, ma aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nel corso della vita2,3.
Ipertensione
L'ipertensione è una patologia in cui la pressione arteriosa a riposo è persistentemente elevata. I valori di riferimento utilizzati per definire l'ipertensione sono una pressione sistolica (massima) superiore a 140 mmHg e una pressione diastolica (minima) superiore a 90 mmHg. Durante la contrazione, il cuore genera una forza, nota come pressione arteriosa sistolica, essenziale per spingere il sangue attraverso le arterie che distribuiscono ossigeno e nutrienti alle cellule. Dopo ogni battito, quando il cuore si rilassa, la pressione raggiunge il suo valore più basso, ovvero la pressione diastolica. Con l'età o altri fattori esterni, come l’irrigidimento delle arterie o un aumento della viscosità del sangue, il cuore è costretto ad esercitare una maggiore forza per spingere il sangue, portando così a un aumento della pressione sanguigna.
Una prolungata presenza di questa condizione, in aggiunta all’esposizione a fattori di rischio, può portare all’insorgenza di infarti, ictus, aterosclerosi, aneurismi, danni ai reni, insufficienza cardiaca.
FATTORI DI RISCHIO
I fattori di rischio per il diabete e l'ipertensione spesso si sovrappongono e comprendono:
Genetica: la storia familiare gioca un ruolo significativo in entrambe le condizioni.
Stile di vita: cattiva alimentazione, mancanza di attività fisica, fumo, sedentarietà, eccesso di alcolici possono contribuire all’insorgenza del diabete e all’aumento dei valori pressori, incrementando il rischio cardiovascolare globale.
Peso corporeo: l’obesità e il sovrappeso sono fattori di rischio importanti, soprattutto il grasso accumulato a livello addominale (adiposità viscerale).
Età: il rischio aumenta con l'età. Nel caso del diabete di tipo 2 aumenta specialmente dopo i 45 anni4,5.
Stress psico-fisico: lo stress cronico può influenzare la pressione sanguigna ed innalzare la glicemia.
CONSIGLI PER GESTIRE E PREVENIRE IL DIABETE E L'IPERTENSIONE
L’adeguata prevenzione e uno stile di vita salutare giocano un ruolo cruciale nella prevenzione e nella mitigazione dei sintomi di queste patologie.
Aderenza ai farmaci: per coloro ai quali sono stati prescritti farmaci, l'aderenza terapeutica è un presupposto fondamentale per il successo di qualsiasi terapia, soprattutto in caso di cronicità, per prevenire le complicanze e gestire le comorbilità.
Dieta: adottare una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno); cereali integrali; legumi e pesce; preferire le carni bianche a quelle rosse e latte e prodotti caseari a basso contenuto in grassi; usare l’olio extra vergine di oliva come condimento e consumare solo occasionalmente insaccati e prodotti preconfezionati. Limitare il consumo di alimenti altamente processati e, inoltre, l'assunzione di zuccheri e cibi ad alto contenuto di sodio.
Esercizio fisico: L'adozione di uno stile di vita attivo, con regolare attività fisica, svolge un ruolo cruciale nel controllo del peso, nella riduzione della pressione sanguigna e nel miglioramento della sensibilità all'insulina, esercitando un effetto protettivo sullo sviluppo del diabete mellito di tipo 2. Puntare ad almeno 150-300 minuti di attività aerobica moderata o 75-150 minuti di attività vigorosa a settimana6.
Mantenimento e/o riduzione del peso corporeo: esiste una correlazione tra adiposità viscerale e alterazioni metaboliche, in particolare con l’insorgenza dell’insulino-resistenza. Mantenere un peso salutare è essenziale per ridurre il rischio e gestire queste condizioni. Anche una modesta perdita di peso può avere un impatto significativo, in condizioni di sovrappeso/obesità.
Monitoraggio regolare: monitorare regolarmente la pressione sanguigna e i livelli di glucosio nel sangue per gestire la possibile insorgenza di diabete e ipertensione o la progressione delle complicanze.
Gestione dello stress: lo stress cronico può portare a un aumento della pressione sanguigna attraverso la produzione di ormoni dello stress come l’adrenalina e il cortisolo. Questi ormoni causano un aumento della frequenza cardiaca e vasocostrizione, con conseguente incremento della pressione.
RIFERIMENTI
1.Jyotsna F, Ahmed A, Kumar K, Kaur P, Chaudhary MH, Kumar S, Khan E, Khanam B, Shah SU, Varrassi G, Khatri M, Kumar S, Kakadiya KA. Exploring the Complex Connection Between Diabetes and Cardiovascular Disease: Analyzing Approaches to Mitigate Cardiovascular Risk in Patients With Diabetes. Cureus. 2023 Aug 21;15(8):e43882.
2.Nakshine VS, Jogdand SD. A Comprehensive Review of Gestational Diabetes Mellitus: Impacts on Maternal Health, Fetal Development, Childhood Outcomes, and Long-Term Treatment Strategies. Cureus. 2023 Oct 23;15(10):e47500.
3. Anderberg E, Landin-Olsson M, Kalén J, Frid A, Ursing D, Berntorp K. Prevalence of impaired glucose tolerance and diabetes after gestational diabetes mellitus comparing different cut-off criteria for abnormal glucose tolerance during pregnancy. Acta Obstet Gynecol Scand. 2011 Nov;90(11):1252-8.
4. Goyal R, Singhal M, Jialal I. Type 2 Diabetes. [Updated 2023 Jun 23]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan-.
5. Rauseo A, Pacilli A, Palena A, De Cosmo SA. Management of type 2 diabetes in geriatric patients. J Nephrol. 2010 Sep-Oct;23 Suppl 15:S72-9.
6. WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour, 2020